- 23 Aprile 2025
- Copyright
- Raffaele Bonini
Il 23 aprile 2025, in occasione della Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore, è ricorso anche il 143° anniversario della SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori). La ricorrenza è stata l’occasione per accendere i riflettori su una delle sfide più urgenti per la tutela del diritto d’autore nell’epoca dell’intelligenza artificiale generativa.
Diritto d’autore e IA: una tutela da aggiornare
La SIAE ha colto l’occasione per lanciare una campagna di sensibilizzazione rivolta a cittadini, autori e decisori politici, evidenziando come i sistemi di intelligenza artificiale si stiano sempre più frequentemente addestrando su opere protette da copyright senza autorizzazione, generando contenuti che possono rappresentare una violazione dell’ingegno creativo.
In questo contesto, emerge la necessità di un quadro normativo aggiornato che protegga il lavoro degli autori e garantisca una maggiore trasparenza nei processi di machine learning adottati dai grandi player tecnologici.
Due diritti fondamentali richiesti dagli autori
Nel dibattito in corso, la SIAE ha avanzato due richieste fondamentali che mirano a restituire controllo e dignità economica agli autori nell’ecosistema digitale:
- Il diritto di negare l’utilizzo delle proprie opere per l’addestramento dei sistemi di intelligenza artificiale, preservando la possibilità di scelta da parte del titolare del diritto.
- La trasparenza totale sui dataset utilizzati, per conoscere con chiarezza quali opere vengano impiegate dagli algoritmi durante le fasi di apprendimento automatico.
Questi principi si inseriscono nel solco del dibattito europeo sulla regolamentazione dell’intelligenza artificiale, che con il Regolamento AI Act pone crescente attenzione all’equilibrio tra innovazione tecnologica e tutela dei diritti fondamentali.
Verso una normativa italiana sull’IA e copyright
Proprio in queste settimane, il Parlamento italiano sta discutendo un disegno di legge che potrebbe introdurre regole specifiche in materia di IA e proprietà intellettuale. Si tratta di una normativa che si propone di definire con maggiore chiarezza responsabilità, limiti e doveri delle piattaforme tecnologiche, anche in merito all’utilizzo di contenuti protetti per finalità di addestramento.
L’obiettivo è creare un ecosistema digitale equo, in cui il progresso tecnologico non si traduca in una sistematica espropriazione del lavoro creativo, ma in una collaborazione sostenibile tra innovazione e diritto.
La celebrazione del diritto d’autore nella Giornata mondiale del 23 aprile assume oggi un significato ancora più rilevante: in un mondo dove l’intelligenza artificiale è in grado di generare testi, musica, immagini e video, diventa cruciale rafforzare le tutele normative per gli autori. Il ruolo degli studi di proprietà intellettuale sarà sempre più centrale nel fornire consulenza, tutela legale e strumenti contrattuali in grado di proteggere il valore della creatività umana anche nell’era digitale.
Affidati a un esperto
Affidarsi ad esperti e professionisti è dunque un passo imprescindibile per evitare facili errori e complicazioni. Lo Studio Bonini tratta da sempre numerosi aspetti, anche particolari, che implicano l’utilizzo, la licenza o la cessione dei diversi titoli di proprietà intellettuale.