- 20 Giugno 2025
- Copyright
- Raffaele Bonini
Con l’arrivo dell’estate, i parchi divertimento diventano una delle mete preferite da famiglie e turisti. Molte attrazioni si ispirano a film, fumetti, cartoni animati o serie celebri per coinvolgere il pubblico e offrire esperienze immersive. Ma attenzione: l’utilizzo di personaggi iconici, loghi, nomi o ambientazioni tratte da opere registrate richiede autorizzazioni specifiche.
In questo approfondimento analizzeremo i rischi legali legati all’uso non autorizzato di marchi e IP (Intellectual Property) illustrando come operare correttamente attraverso licenze e concessioni.
Marchi e copyright: cosa non si può usare liberamente
Molti non sanno che nomi di film, personaggi animati, supereroi, loghi e titoli sono tutelati dalla legge attraverso:
- Marchi registrati (es. “Star Wars”, “Harry Potter”, “Marvel”);
- Diritto d’autore (copyright) su personaggi, scenografie, musiche e storie;
- Design registrati, nel caso di costumi, mascotte o elementi visivi riconoscibili.
L’utilizzo commerciale di questi elementi – anche in forma di statue, giostre tematizzate, merchandising o spettacoli – non è mai libero, nemmeno se modificato o “ispirato”. L’uso indebito può configurare violazione di marchio, contraffazione, o concorrenza sleale.
Cosa serve ai parchi per operare legalmente: licenze e contratti
Per utilizzare contenuti protetti da copyright o marchio registrato, un parco divertimenti deve ottenere una licenza da parte del titolare dei diritti. Questo avviene tramite:
- Contratti di licensing con le maggiori case di produzione cinematografiche (Disney, Warner Bros., Universal, ecc.);
- Concessioni d’uso temporanee o permanenti per determinati contenuti;
- Accordi di co-branding, in caso di collaborazione più ampia.
Questi contratti stabiliscono: limiti territoriali e temporali; canoni o royalty da versare; modalità d’uso.
Cosa si rischia in assenza di autorizzazione
L’uso non autorizzato di un diritto di proprietà industriale protetto può portare a:
- Diffide e richieste di rimozione immediata;
- Sanzioni economiche e risarcimento danni;
- Sequestri di materiale contraffatto (es. merchandising, gadget);
- Danni reputazionali con impatto negativo sul pubblico e sugli investitori.
In Europa, sia l’EUIPO (Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale) che le autorità giudiziarie nazionali sono molto attive nel contrasto alla violazione dei diritti IP, soprattutto quando riguardano settori ad alta visibilità.
Esempi concreti: da Gardaland a Disneyland
Gardaland collabora ufficialmente con Peppa Pig e Kung Fu Panda grazie a contratti di licenza con i titolari dei diritti.
Disneyland è un parco interamente fondato su diritti IP (Mickey Mouse, Frozen, Avengers, ecc.), ma anche qui ogni uso è regolato in modo rigido.
Altri parchi più piccoli hanno subìto procedimenti legali per uso non autorizzato di mascotte simili a personaggi famosi, anche solo nella comunicazione promozionale.
Requisiti indispensabili per l’uso da parte degli operatori
I parchi divertimento, le agenzie creative e i fornitori di attrazioni in ogni fase devono sincerarsi di aver provveduto a:
- Verifica della titolarità di marchi e personaggi;
- Negoziazione di licenze d’uso con i detentori dei diritti;
- Consulenza preventiva su branding e promozione.
Meglio prevenire che pagare
L’intrattenimento basato su personaggi noti è un’opportunità straordinaria, ma va affrontato con consapevolezza legale. Acquisire i diritti giusti e rispettare le condizioni di licenza non è solo un dovere giuridico, ma un elemento di credibilità e sicurezza per il business.
Affidati a un professionista
Lo Studio Bonini affianca operatori ed esercenti con consulenze personalizzata relative all’utilizzo in modo legale e strategico di marchi e diritti di proprietà industriale in genere.