- 8 Luglio 2025
- Marchi
- Raffaele Bonini
La decisione del Tribunale dell’Unione Europea di ribaltare la sentenza della Commissione di ricorso dell’EUIPO, consentendo a Ferrari il recupero del marchio “Testarossa”, rappresenta un passo importante non solo per Ferrari, uno dei brand più prestigiosi della Motor Valley, ma anche per l’intero mondo della proprietà intellettuale legata ai beni di lusso e all’industria automobilistica.
Una battaglia sul campo della protezione del marchio
Il marchio “TESTAROSSA” evoca immediatamente un’epoca d’oro dell’automobilismo sportivo e della tradizione di Ferrari, eccellenza emiliana famosa nel mondo per la qualità e il design unici delle sue vetture. Nonostante la produzione del modello Testarossa sia terminata negli anni ’90, la Casa di Maranello ha sempre mantenuto attivo il marchio, soprattutto attraverso attività di rivendita di vetture usate autorizzate, vendita di ricambi originali e licenze per la produzione di modellini in scala.
Quando l’EUIPO ha dichiarato la decadenza del marchio a causa di un presunto mancato uso effettivo per un certo periodo, Ferrari non si è arresa, portando avanti un ricorso presso il Tribunale UE. Qui la strategia ha avuto successo: il Tribunale ha riconosciuto che l’uso commerciale del marchio, seppur non massiccio o continuativo in senso tradizionale, era reale e coerente con le caratteristiche del settore di riferimento, consentendo a Ferrari di recuperare il marchio “Testarossa”.
Cosa significa “uso effettivo” del marchio
Questa sentenza sottolinea un principio giuridico di grande rilievo: per mantenere la protezione di un marchio non è necessario un utilizzo intensivo o continuativo, bensì un uso concreto che garantisca la funzione distintiva e identificativa del brand. Nel caso di Ferrari, la vendita di vetture usate originali, il commercio di ricambi ufficiali e le licenze per prodotti a marchio Testarossa hanno dimostrato proprio questo. Inoltre, il Tribunale ha precisato che l’onere della prova spetta al titolare del marchio, il quale deve mostrare di aver sfruttato il brand in modo concreto, anche se in segmenti di mercato ristretti come quello dell’auto sportiva di lusso o dei prodotti da collezione.
Un successo che rafforza l’identità della Motor Valley
La casa automobilistica Ferrari è da sempre uno dei fiori all’occhiello della Motor Valley, che rappresenta un polo globale per il settore automobilistico di alta gamma, con un patrimonio di marchi storici, innovazione tecnologica e artigianalità d’eccellenza. La tutela del marchio Testarossa va oltre un semplice atto legale: è una conferma della capacità di questa eccellenza italiana di proteggere la propria identità e il proprio valore anche in un contesto internazionale complesso.
Implicazioni per il settore del lusso e delle collezioni
Questa sentenza è un importante precedente per tutti i marchi che operano in settori caratterizzati da prodotti d’alta gamma, spesso associati a un patrimonio storico e culturale che continua a generare valore anche dopo la cessazione della produzione originale. Significa che, mantenendo un uso reale e strategico del marchio – ad esempio attraverso la commercializzazione di prodotti di nicchia, licenze o servizi associati – è possibile difendere i diritti anche in presenza di periodi apparentemente di inattività.
Consigli pratici per aziende e professionisti
Per i titolari di marchi, soprattutto nei settori del lusso e della manifattura di qualità, la sentenza invita a considerare con attenzione come documentare e dimostrare l’uso effettivo nel tempo, anche quando questo uso riguarda segmenti di mercato specifici o prodotti da collezione. La protezione della proprietà intellettuale richiede una gestione attenta e strategica del brand, che sappia integrare attività commerciali, licensing e comunicazione.
La decisione del Tribunale UE è una vittoria non solo per l’azienda Ferrari, ma per tutte le imprese italiane e internazionali che investono nella tutela della propria identità di marca in mercati competitivi e dinamici. La Motor Valley, con il suo patrimonio unico, conferma così la sua leadership anche nel campo della proprietà intellettuale, dimostrando come innovazione, tradizione e strategia legale possano camminare insieme.
Affidati a un professionista
Il caso qui preso in analisi è un palese esempio di come la tutela del marchio rappresenti un investimento a lungo termine. Lo Studio Bonini supporta imprese e titolari di marchi nella raccolta delle prove e nella gestione delle controversie, assiste aziende, startup e professionisti in tutte le fasi di registrazione, monitoraggio e tutela legale dei marchi, aiutando a prevenire abusi e ad agire tempestivamente in caso di violazioni.