- 5 Novembre 2025
- Brevetti
- Raffaele Bonini
Nel settore dell’abbigliamento tecnico per motociclisti, due marchi italiani di fama mondiale si sono scontrati in un contenzioso dal forte impatto giuridico che vede polo principale il Tribunale UPC di Milano. Dainese, pioniera nei sistemi di protezione con airbag integrato, ha avviato un’azione legale contro Alpinestars, accusandola di violare due suoi brevetti europei relativi alla tecnologia di gonfiaggio e alla sicurezza per le tute da moto.
La controversia è approdata alla divisione centrale di Milano della Unified Patent Court (UPC), il nuovo tribunale europeo istituito per gestire i contenziosi brevettuali comuni ai Paesi membri dell’UE che hanno aderito al sistema.
La questione della giurisdizione e la decisione della UPC di Milano
Alpinestars ha contestato la competenza della Corte milanese, sostenendo che parte delle presunte violazioni sarebbe avvenuta in Spagna, Paese che non aderisce all’accordo UPC. Secondo la difesa, il tribunale italiano non poteva quindi estendere la propria giurisdizione a fatti avvenuti al di fuori dei Paesi membri.
Con una decisione dell’8 aprile 2025, la UPC di Milano ha però respinto l’eccezione e affermato un principio innovativo: il tribunale del Paese in cui è domiciliato il convenuto può avere competenza per le violazioni commesse anche in Stati terzi, purché si tratti dello stesso brevetto europeo e della stessa condotta contestata.
Un precedente con ricadute internazionali
Questa pronuncia, in linea con la recente giurisprudenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea (caso BSH Hausgeräte vs. Electrolux), apre scenari nuovi per la giurisdizione brevettuale. La decisione milanese consolida l’idea di una giurisdizione capace di superare i confini tradizionali degli Stati aderenti, rendendo possibile un giudizio unitario su condotte transfrontaliere.
Per le imprese che operano in più Paesi europei, questo significa poter gestire le controversie in modo più efficiente, riducendo i rischi di sentenze contrastanti in giurisdizioni diverse. Allo stesso tempo, però, aumenta la necessità di pianificare con cura la strategia processuale, poiché un’azione intentata in uno Stato membro potrebbe avere effetti extraterritoriali anche su attività svolte altrove.
L’Italia e Milano come nuovo polo del contenzioso europeo
La decisione conferma inoltre il ruolo crescente dell’Italia nel nuovo sistema brevettuale europeo. La sede milanese della UPC, inaugurata di recente, si sta affermando come una delle corti più dinamiche in Europa, in particolare nei settori legati alla tecnologia, allo sport e alla meccanica.
Il caso Dainese–Alpinestars dimostra che Milano può diventare un punto di riferimento per il contenzioso internazionale in materia di proprietà industriale, rafforzando la posizione del Paese nel panorama legale europeo.
Affidati a un professionista
La sentenza della UPC di Milano non è solo un episodio tra due aziende storiche del motociclismo: rappresenta un passo avanti verso una tutela brevettuale più integrata e moderna.
Per le aziende innovative, è un richiamo a rivedere la propria strategia di protezione, valutando non solo dove proteggere i propri brevetti, ma anche dove potrebbero doverli difendere.
La giurisdizione europea si fa più ampia, e con essa cresce la responsabilità di costruire una strategia legale consapevole e lungimirante.
Lo Studio Bonini mette a disposizione un team di esperti in grado di rispondere a tutte le esigenze. Affidarsi a profili competenti è un passo non opzionabile se si vuole rimanere sempre aggiornati in materia di tutela nella proprietà industriale.