- 4 Giugno 2025
- Marchi
- Raffaele Bonini
In un panorama digitale dove il successo può essere immediato e virale, la tutela del proprio brand è essenziale. Il caso del canale YouTube italiano DM Pranks, conosciuto a livello globale per i suoi scherzi spaventosi, rappresenta una lezione chiave su quanto sia importante registrare tempestivamente un marchio. Un ritardo, o una sottovalutazione della protezione legale, può infatti portare a gravi contenziosi, come accaduto al suo creatore, Matteo Moroni.
Il caso DM Pranks: quando la creatività è minacciata dalla registrazione illegittima
Matteo Moroni è l’autore e interprete principale dei video virali pubblicati sul canale DM Pranks, attivo dal 2013. Il successo internazionale del progetto ha attirato milioni di visualizzazioni e l’interesse dei media. Tuttavia, nel 2015, un collaboratore esterno del progetto, Diego Dolciami, ha proceduto alla registrazione del marchio “DM PRANKS” presso l’USPTO (Ufficio Brevetti e Marchi degli Stati Uniti), a proprio nome e senza il consenso di Moroni.
Questo ha dato origine a un contenzioso che si è svolto presso un tribunale federale in California (caso 2:17-cv-02363), con una sentenza definitiva emessa nel 2018. Il giudice ha stabilito che la registrazione del marchio da parte di Dolciami era stata effettuata in mala fede, ordinandone la cancellazione. Nel 2019, Moroni è finalmente riuscito a ottenere la registrazione legittima del marchio a proprio nome.
Perché il Tribunale ha riconosciuto la mala fede
Il concetto di mala fede nella registrazione di un marchio indica l’intenzione dolosa di registrare un nome o un logo senza avere titolo legale, spesso per sfruttare la notorietà altrui o trarne profitto.
Nel caso DM Pranks, le motivazioni della sentenza sono state chiare:
- Conoscenza diretta del progetto: Dolciami conosceva il successo e la natura del progetto, di cui non era né titolare né ideatore.
- Assenza di legittimo utilizzo commerciale: non esistevano prove di un suo utilizzo diretto e autonomo del marchio.
- Tentativo di appropriazione del valore del brand: la registrazione è apparsa come un tentativo di bloccare o controllare il marchio senza fondamento giuridico.
- Danno economico e reputazionale verso il legittimo titolare: l’azione ha ostacolato l’uso commerciale e la valorizzazione del marchio da parte di Moroni.
La protezione non ha confini: marchi internazionali
Se si opera nel mondo digitale, la visibilità può facilmente oltrepassare i confini. Per questo, in tal caso, resta fondamentale espandere la protezione del marchio anche a livello internazionale. La registrazione di un marchio è un investimento: garantisce identità, riconoscibilità e valore commerciale. Come dimostra il caso DM Pranks, non tutelare il proprio marchio può esporre a rischi concreti, anche da parte di persone vicine al progetto. La giurisprudenza riconosce e difende chi agisce in buona fede, ma è sempre preferibile prevenire con una strategia di tutela ben pianificata.
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Lo Studio Bonini è specializzato nella registrazione, difesa e valorizzazione di marchi e brevetti. Operiamo da oltre 40 anni al fianco di imprese, professionisti e creatori digitali, offrendo un servizio completo e personalizzato. Non lasciare il tuo marchio indifeso. Affidati a professionisti del settore per costruire una protezione solida, duratura e riconosciuta a livello globale.