- 25 Settembre 2025
- Marchi
- Raffaele Bonini
La questione della registrazione di marchi identici o simili è una delle più complesse e delicate da affrontare, soprattutto in un contesto commerciale sempre più competitivo. Una delle domande più frequenti riguarda la possibilità che due soggetti diversi possano depositare un marchio con lo stesso nome, purché riferito a categorie merceologiche differenti. Una seconda questione, strettamente collegata, riguarda il diritto di richiedere la rimozione o la modifica di un marchio altrui che possa generare confusione o diluizione del proprio marchio registrato.
Marchi identici: cosa prevede la normativa
La normativa italiana ed europea in materia di marchi prevede una struttura ben definita per classificare i prodotti e i servizi oggetto di tutela, nota come Classificazione di Nizza. Questa suddivisione in classi consente, in linea generale, che uno stesso nome possa essere registrato da soggetti diversi, a patto che sia destinato a prodotti o servizi appartenenti a classi differenti e che non vi sia rischio di confusione tra i due marchi. Tuttavia, questo principio trova dei limiti importanti.
Il caso dei marchi notori o rinomati
La registrazione di un marchio in una classe specifica non sempre protegge da utilizzi simili in ambiti differenti, soprattutto quando si ha a che fare con marchi rinomati, ossia marchi che godono di una riconoscibilità tale da estendere la loro tutela anche oltre la classe di prodotti/servizi in cui sono protetti. In tali casi, anche un marchio registrato legittimamente in una categoria diversa può essere considerato illecito se sfrutta indebitamente la notorietà altrui o se crea un’associazione mentale tra i due segni tale da indurre in errore il consumatore.
Un caso pratico può aiutare a chiarire il quadro: immaginiamo che un’azienda registri il marchio “Lunaria” per una linea di cosmetici naturali (classe 3). Qualche tempo dopo, un’altra impresa decide di utilizzare lo stesso nome “Lunaria” per un servizio di vendita online di prodotti alimentari biologici (classe 35). A prima vista, i due marchi potrebbero sembrare legittimamente coesistenti, poiché operano in settori differenti. Tuttavia, se entrambi i marchi si rivolgono a un pubblico attento al benessere e alla sostenibilità, utilizzano un’estetica simile nel logo o condividono canali di comunicazione analoghi, come social network o e-commerce, si potrebbe generare un rischio di confusione nel consumatore finale. In questo caso, l’utilizzo del marchio più recente potrebbe essere contestato in quanto idoneo a creare un’associazione indebita, o a trarre vantaggio dalla reputazione del marchio precedente, configurando così una violazione dei diritti di esclusiva del titolare di tale marchio precedente.
In molti casi, è possibile ottenere una tutela efficace anche in via stragiudiziale, soprattutto se si dimostra che l’utilizzo del marchio crea un pregiudizio economico o danneggia la reputazione del titolare originario.
Le valutazioni sulla coesistenza di due marchi identici
È importante sottolineare che il solo fatto che due marchi condividano lo stesso nome non implica automaticamente una violazione. La valutazione del rischio di confusione è sempre caso per caso, e tiene conto di diversi fattori: la somiglianza visiva, fonetica e concettuale dei segni, la tipologia dei prodotti o servizi, il pubblico di riferimento, il canale di distribuzione e il grado di distintività del marchio anteriore. Questo significa che, in alcuni casi, anche l’uso di un nome identico in una categoria diversa può essere considerato illegittimo, soprattutto quando si tende a sfruttare la notorietà del marchio altrui.
L’importanza della ricerca di anteriorità nei marchi
Per questo motivo, è fondamentale che chi intenda depositare un marchio svolga una ricerca di anteriorità approfondita e si affidi a professionisti esperti nella tutela legale dei marchi. Qualora si verifichi una sovrapposizione indebita, è legittimo richiedere la rimozione o la modifica del marchio concorrente, a tutela della propria identità commerciale.
Affidati a un professionista
In un mercato sempre più attento al valore del brand, la protezione del marchio non è solo una formalità legale, ma un investimento strategico. Lo Studio Bonini offre consulenza specializzata sia nella fase di registrazione, per evitare conflitti futuri, sia nella fase di contenzioso, per tutelare i diritti già acquisiti da imprese e professionisti.