- 22 Dicembre 2025
- Marchi
- Raffaele Bonini
Nel dicembre 2025, X Corp. – la società guidata da Elon Musk – ha avviato un’azione legale negli Stati Uniti per difendere il marchio “Twitter”, nonostante il noto rebranding della piattaforma in “X”. Il contenzioso rappresenta un caso emblematico in materia di violazione e presunto abbandono del marchio, con importanti implicazioni anche per le imprese europee e italiane. Il procedimento nasce dal tentativo di una startup, Operation Bluebird, di ottenere la cancellazione dei marchi “Twitter” e “Tweet”, sostenendo che, a seguito del rebranding, tali segni non fossero più utilizzati e quindi giuridicamente abbandonati.
Il contenzioso: quando un marchio “storico” resta tutelato
Secondo la tesi di X Corp., il marchio “Twitter” continua a essere utilizzato in modo residuale ma significativo, sia in ambito commerciale sia come riferimento alla piattaforma e ai servizi collegati. Proprio per questo, la società ha reagito depositando, il 16 dicembre 2025, una causa per violazione di marchio e concorrenza sleale, contestando l’iniziativa della startup rivale.
Il punto centrale del contenzioso riguarda il concetto di abbandono del marchio, che nel diritto dei marchi non coincide automaticamente con un cambio di nome o di identità visiva. Perché un marchio possa dirsi abbandonato, è necessario dimostrare la cessazione effettiva dell’uso e l’assenza di una volontà concreta di mantenerne la titolarità.
Marchio e Rebranding, rischio giuridico: cosa insegna il caso X
Il caso X dimostra come un’operazione di rebranding, anche radicale, non comporti automaticamente la perdita dei diritti sui marchi precedenti. Al contrario, molte aziende scelgono di conservare marchi storici come beni strategici, sia per ragioni difensive sia per tutelarsi da utilizzi opportunistici da parte di terzi.
Dal punto di vista giuridico, il contenzioso evidenzia l’importanza di:
- continuare a utilizzare i marchi storici;
- mantenere registrazioni attive;
- monitorare costantemente richieste di cancellazione o nuove domande di marchio potenzialmente confliggenti.
Violazione di marchio e rischio di confusione
Secondo X Corp., l’iniziativa di Operation Bluebird – che mirava a lanciare una nuova piattaforma denominata twitter.new – avrebbe potuto generare confusione nei consumatori, sfruttando indebitamente la notorietà globale del marchio “Twitter”. Proprio la rinomanza del brand costituisce uno degli elementi centrali della difesa, poiché rafforza la tutela anche oltre l’ambito strettamente identico dei servizi.
Il caso mette in luce come la protezione del marchio non si limiti alla prevenzione di copie identiche, ma si estenda a tutte quelle situazioni in cui un segno simile possa trarre vantaggio dalla reputazione altrui.
Marchio e rebranding: le implicazioni per imprese e professionisti
Pur trattandosi di un contenzioso statunitense, il caso X offre insegnamenti rilevanti anche per il contesto europeo e italiano. In particolare:
- il rebranding va sempre accompagnato da una strategia legale di tutela dei marchi preesistenti;
- l’uso effettivo del marchio resta un elemento decisivo per evitarne la decadenza;
- la sorveglianza sui registri dei marchi è fondamentale per intercettare tentativi di appropriazione indebita.
Per le imprese, il marchio non è solo un segno distintivo, ma un bene economico e reputazionale che va gestito nel tempo, anche quando cambia l’identità visiva o la strategia di comunicazione.
Il caso X (ex Twitter) dimostra come la tutela del marchio resti centrale anche in presenza di profondi cambiamenti di brand identity. La causa avviata nel dicembre 2025 evidenzia che abbandono, uso effettivo e rischio di confusione sono concetti chiave nella difesa dei diritti di proprietà industriale.
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Una gestione consapevole dei marchi, supportata da un’adeguata strategia legale, rappresenta oggi uno strumento essenziale per proteggere il valore dell’impresa e prevenire contenziosi complessi e costosi. Lo Studio Bonini affianca imprese, startup e professionisti nella tutela completa della proprietà industriale e intellettuale, operando sul deposito e sulla difesa di marchi e brevetti, sulla protezione di design e modelli.