- 25 Giugno 2025
- Design
- Raffaele Bonini
Dal 1° maggio 2025 è entrata in vigore la riforma del Design dell’Unione Europea, una revisione importante che ridefinisce cosa può essere protetto e in che modo.
Il cambiamento più evidente riguarda il passaggio da una concezione statica del Design a una più dinamica: da oggi, infatti, è possibile tutelare non solo l’aspetto fisico di un prodotto, ma anche elementi come animazioni, transizioni e interfacce grafiche.
Anche il concetto di “prodotto” viene ampliato, includendo ambienti interni ed esterni, loghi, motivi decorativi, caratteri tipografici e oggetti digitali, purché non siano software.
La riforma estende inoltre i diritti di esclusiva, vietando espressamente la riproduzione dei modelli tramite stampa 3D e consentendo il sequestro di merci contraffatte in transito.
Un altro punto rilevante riguarda le componenti di prodotti complessi: non saranno più protette se utilizzate esclusivamente per scopi di riparazione, finalizzati al ripristino dell’aspetto originario del prodotto.
Novità anche per il deposito: sarà possibile registrare più modelli in classi diverse all’interno della stessa domanda, ma sarà fondamentale che le immagini siano chiare e leggibili, altrimenti non verrà assegnata alcuna data di deposito.
È stato inoltre abolita la possibilità di presentare campioni fisici del prodotto e l’importo delle tasse di rinnovo nei vari quinquenni ora è aumentato.
Infine, si introduce la possibilità di indicare un design registrato utilizzando la D cerchiata Ⓓ sulla confezione del prodotto.
Questi cambiamenti aprono nuove opportunità ma richiedono attenzione e aggiornamenti strategici.