- 15 Luglio 2025
- Proprietà Intellettuale
- Raffaele Bonini
Donald Trump ha minacciato dazi al 30% sull’export europeo dal primo agosto, avvisando che nel caso di un’eventuale risposta ritorsiva è pronto ad aumentarli della stessa percentuale. I dazi Usa colpiscono settori ad alta intensità tecnologica come l’automotive, la meccanica, la chimica, i farmaci e la moda.
Questa decisione ha già suscitato forte preoccupazione tra gli esportatori europei, poiché potrebbe comportare un calo significativo delle vendite verso gli USA, uno dei mercati di riferimento per moltissime imprese italiane. Ma l’impatto non è solo economico o logistico: a risentirne sarà anche la gestione della proprietà industriale, soprattutto in ambito brevettuale e di design.
Come i dazi influenzano la strategia di tutela dei brevetti
In un contesto di maggiore incertezza commerciale, molte aziende dovranno rivalutare la propria strategia di tutela dei brevetti, sia in fase di deposito sia nella successiva estensione internazionale.
Chi esporta tecnologia, accessori, farmaci o beni ad alto contenuto innovativo sa bene che proteggere le proprie invenzioni è cruciale, soprattutto in mercati ad alto rischio competitivo come gli Stati Uniti.
Export e brevetti: una relazione più stretta
L’estensione internazionale di un brevetto (o di un design industriale) non è un semplice adempimento formale: è un investimento. E come ogni investimento, richiede una valutazione attenta del ritorno economico.
Dazi Usa e tutela della proprietà intellettuale
In presenza di dazi elevati, molte imprese potrebbero vedere ridotta la competitività dei propri prodotti negli USA. Di conseguenza, la tutela brevettuale in quel Paese potrebbe non generare più i benefici attesi. Questo spinge le aziende a selezionare con maggiore attenzione i Paesi in cui estendere i propri diritti IP, anche nell’ottica di contenimento dei costi.
Marchi e design: la protezione resta fondamentale
Anche se il focus principale riguarda i brevetti, non va sottovalutato l’impatto dei dazi sulla registrazione di marchi e sulla tutela del design. In mercati dove l’export diventa più complicato, aumenta il rischio che terzi possano registrare o copiare un prodotto, approfittando dell’assenza di tutela formale da parte dell’azienda.
Per questo motivo, anche nei momenti di maggiore pressione economica, è fondamentale mantenere la protezione attiva anche di marchi e design nei mercati chiave, in particolare in Stati Uniti, Canada e paesi emergenti.
Il ruolo della consulenza IP: decisioni più strategiche
In questo scenario di cambiamento, tra dazi Usa e tutela della proprietà intellettuale, diventa sempre più importante affidarsi a una consulenza esperta in proprietà intellettuale. Risulta fondamentale, infatti, in questa fase poter contare sul supporto di professionisti ed esperti nella gestione internazionale di portafogli IP, aiutando le aziende a valutare con precisione:
- Dove vale la pena depositare (o estendere) un brevetto;
- Quali mercati offrono migliori condizioni di protezione e ritorno economico;
- Come strutturare un deposito internazionale PCT o una registrazione di design/marchio con la massima efficienza;
Come difendere le proprie invenzioni o marchi in caso di copiatura.
Conclusione: dalla crisi, una nuova consapevolezza IP
I dazi USA e il loro impatto sulla proprietà intellettuale non sono solo un problema tariffario: rappresentano anche un test di solidità strategica per le imprese. In un contesto in cui esportare diventa più difficile, proteggere ciò che rende un prodotto unico — innovazione, tecnologia, forma, brand — diventa ancora più cruciale.
Affidati a un professionista
Lo Studio Bonini è al fianco delle imprese italiane che vogliono continuare a guardare ai mercati internazionali con lucidità e visione di lungo periodo, offrendo una consulenza su misura per valorizzare e proteggere la proprietà intellettuale, anche in tempi complessi.