- 8 Agosto 2019
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Come tutti sappiamo, l’umanità è alla spasmodica ricerca di fonti energetiche alternative alle tradizionali che siano non inquinanti. È un problema grave, che non esisteva quando all’inizio l’energia elettrica era prodotta dalle centrali idroelettriche che non presentavano emissioni nocive per l’ambiente. Ma ora la parte del leone la fanno le centrali termoelettriche, con i conseguenti carichi di inquinamento e di CO2 riversata nell’aria. Una valida alternativa che si sta sviluppando sempre di più, anche se riguarda per lo più aziende o privati, è quella della trasformazione dell’energia solare in energia elettrica tramite pannelli fotovoltaici. I moduli fotovoltaici sono prodotti sia da aziende italiane che estere: a farla da padrone attualmente è la Cina, con 9 produttori sui primi 10 a livello mondiale (l’altro è americano).
Chi mette sul proprio tetto dei pannelli, spesso non sa che con il tempo l’efficienza degli stessi tende a diminuire, talvolta drasticamente compromettendo così la quantità di energia prodotta ed utilizzabile dall’utente.
È quindi importante mantenere sotto stretta sorveglianza la resa e il corretto funzionamento di ogni singolo pannello fotovoltaico. Ed è quello che sta facendo con una tecnologia molto avanzata la società ESAPRO Srl di San Pietro in Gù (PD).
I tecnici di questa società hanno messo a punto un metodo per il monitoraggio dello stato di efficienza di un impianto fotovoltaico, costituito da una pluralità di pannelli fotovoltaici elettricamente collegati tra loro. Questo monitoraggio è in grado di mantenere sotto controllo i valori di irraggiamento solare a cui è esposto l’impianto, la temperatura ambiente, la potenza prodotta sia da ciascuna stringa di pannelli che da tutto l’impianto.
Il rilevamento di questi parametri viene fatto ad intervalli di tempo che possono variare da 10 a 180 secondi, così da poter calcolare facilmente il rapporto di prestazione dell’impianto, ovvero si può controllare l’energia effettivamente prodotta rispetto a quella che dovrebbe essere fornita in condizioni ideali.
Come è stato già detto, ci sono diversi fattori che influiscono sull’energia resa dall’impianto fotovoltaico, alcuni non influenzabili ma ugualmente controllabili, come ad esempio la temperatura ambientale e la potenza dell’irraggiamento, che dipendono dalle condizioni meteo. Ma anche altri fattori sono rilevabili tramite avanzate analisi statistiche effettuate sulle specifiche pattern seguite dai KPI (Key Performance Indicator) d’impianto nel tempo, come ad esempio un anomalo decadimento del pannello per rotture o fessurazioni dei suoi componenti.
Il monitoraggio messo a punto da ESAPRO è in grado quindi di rilevare ad esempio il degrado dei pannelli, permettendo di intervenire con una appropriata manutenzione prima che l’energia resa dall’impianto decada a valori troppo bassi, o ancora prima che i pannelli diventino inservibili.
Ma ESAPRO, non paga di aver effettuato questo salto di qualità nel monitoraggio degli impianti fotovoltaici, è l’unica azienda in Italia (e non solo) che, tramite l’utilizzo di uno speciale drone che sorvola gli impianti da monitorare, riesce ad analizzare in tempi estremamente ridotti tutte le informazioni necessarie ad eventuali interventi. Il tutto allo scopo di segnalare “dove” e “cosa” sia necessario fare per ripristinare l’efficienza energetica e la messa in sicurezza del sito.
Così, sui 218 voli di analisi effettuati nel 2018, circa otto impianti su dieci hanno presentato anomalie del tipo “hot spot”, per un totale di 75 impianti con gravi problemi di funzionamento e a rischio incendio elevato.
Ciò evidenzia quanto sia preziosa la sorveglianza di questo tipo.
A questo punto è possibile dimenticare che sul proprio tetto di casa o di azienda ci siano da controllare gli impianti installati: pensa a tutto, a costi molto contenuti e in tempo utile, ESAPRO!