- 15 Luglio 2025
- Brevetti
- Raffaele Bonini
L’Agenzia Italiana del Farmaco ha recentemente rivisto i criteri per l’assegnazione del cosiddetto “patentino di innovatività”, uno strumento che riconosce valore terapeutico, rilevanza clinica e impatto strategico di un nuovo farmaco.
Dal luglio 2025, il riconoscimento sarà attribuito solo ai farmaci che soddisfano pienamente tre requisiti: la presenza di un bisogno terapeutico insoddisfatto, un vantaggio clinico documentato rispetto alle terapie esistenti e una qualità scientifica adeguata delle prove.
A questi si aggiunge un criterio nuovo e significativo: lo sviluppo prevalentemente italiano del prodotto, che premia le aziende che investono in ricerca e innovazione nel nostro Paese.
Brevetto e patentino: un legame sempre più stretto
In questo contesto, la tutela brevettuale assume un ruolo ancora più rilevante. Ottenere il patentino da AIFA comporta diversi vantaggi: possibilità di ricevere rimborsi tramite appositi bandi di finanziamento, accesso ai fondi pubblici e accesso agevolato alla distribuzione sanitaria. Ma, per farlo, è fondamentale dimostrare l’originalità e la solidità dell’innovazione, sia dal punto di vista scientifico che legale.
Un brevetto ben redatto e depositato tempestivamente rappresenta la prima prova formale del valore tecnico e dell’unicità della scoperta. Non solo tutela l’azienda da eventuali copie o imitazioni, ma può costituire una delle basi su cui AIFA valuta la reale “innovatività” di un farmaco.
Per questo motivo, brevettare il proprio principio attivo non è più una scelta accessoria, ma un passo indispensabile per ottenere il riconoscimento e i vantaggi che ne derivano.
Un’opportunità da cogliere per valorizzare ricerca e sviluppo
Il nuovo orientamento dell’AIFA apre un’opportunità concreta per tutte le realtà che investono in ricerca e sviluppo sul territorio italiano. Far emergere il proprio contributo all’innovazione, anche tramite strumenti di tutela formale come il brevetto, diventa oggi una leva per ottenere vantaggi economici, visibilità istituzionale e maggiore forza contrattuale.
Affidati a un professionista
Lo Studio Bonini, con oltre trent’anni di esperienza nella tutela della proprietà industriale, affianca imprese, startup e centri di ricerca nella registrazione e gestione di brevetti, anche nel settore farmaceutico e biotecnologico.
Dalla valutazione preliminare della brevettabilità alla redazione tecnica, fino al deposito nazionale e internazionale, lo Studio supporta i propri clienti in ogni fase, con un approccio mirato e altamente qualificato.
In un settore in rapida evoluzione, come quello della salute, essere i primi a depositare e proteggere un’innovazione può fare la differenza.