- 20 Giugno 2025
- Marchi
- Raffaele Bonini
Nel diritto dei marchi, la notorietà può fare la differenza tra una semplice somiglianza e una violazione grave con conseguenze legali. Un marchio noto gode infatti di una tutela più ampia, anche nei confronti di segni registrati in settori merceologici diversi. Ma cosa significa concretamente? E qual è il confine tra ispirazione e vantaggio indebito?
Questo approfondimento mira ad analizzare i principi giuridici che regolano la prevalenza di un marchio noto e le azioni possibili contro chi tenta di sfruttarne la reputazione.
Cos’è un marchio notorio: definizione e requisiti
Un marchio si considera notorio quando ha raggiunto una diffusa conoscenza da parte del pubblico, anche al di fuori del mercato di riferimento. Secondo la giurisprudenza europea e italiana, per essere considerato tale, un marchio deve possedere:
- un alto grado di riconoscibilità presso il pubblico;
- una reputazione consolidata, frutto di una comunicazione costante e di successo commerciale;
- un’estensione geografica significativa;
- un valore simbolico, che lo rende unico nel suo genere.
Esempi di notorietà del marchio possono essere Coca-Cola, Apple, o Ferrari, ma la notorietà può riguardare anche marchi di settori specialistici o regionali, se ampiamente riconosciuti nel loro ambito.
Quando la notorietà prevale
In linea generale, la tutela di un marchio è limitata ai prodotti/servizi per cui è registrato e ai prodotti/servizi ad essi affini. Tuttavia, se un marchio è ritenuto notorio, la tutela si estende anche ad ambiti diversi, per prevenire:
- sfruttamento indebito del prestigio del marchio;
- confusione o associazione indebita tra i due segni.
Questa estensione del diritto è prevista dall’art. 20 del Codice della Proprietà Industriale e dall’art. 9 del Regolamento UE 2017/1001 per i marchi dell’Unione europea.
Il rischio di vantaggio indebito: cos’è e come si configura
Un concorrente può cercare di trarre un vantaggio commerciale non giustificato sfruttando la notorietà altrui. Questo si verifica quando: si usa un marchio simile per creare un’associazione mentale nel consumatore; si tenta di capitalizzare l’investimento pubblicitario e la reputazione del titolare originario; si genera confusione sul collegamento tra due aziende, anche senza identità di prodotti o servizi.
Il vantaggio indebito è uno degli elementi più critici in causa di contraffazione di marchi noti, e può portare alla condanna al risarcimento dei danni e all’inibitoria dell’uso del segno contestato.
Come dimostrare la notorietà e difendersi legalmente
Per difendere un marchio notoriamente riconosciuto, è fondamentale documentarne la reputazione e l’ampia diffusione. I principali strumenti a disposizione includono:
- ricerche di mercato, indagini sulla riconoscibilità del marchio;
- dati su investimenti pubblicitari e volumi di vendita;
- presenza nei media e nei canali digitali;
- registrazioni presso enti nazionali e internazionali.
La notorietà è un valore strategico che può e deve essere tutelato con strumenti giuridici adeguati. Ignorare o sottovalutare un possibile vantaggio indebito può danneggiare in modo serio la reputazione e il posizionamento del proprio brand.
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