- 29 Aprile 2025
- Proprietà Intellettuale
- Raffaele Bonini
In un contesto globale sempre più competitivo, la tutela della proprietà intellettuale rappresenta un asset strategico per lo sviluppo dell’industria farmaceutica e per l’accesso a nuove terapie. Un messaggio forte e chiaro arriva da Marcello Cattani, presidente di Farmindustria, intervenuto in occasione della Giornata mondiale della proprietà intellettuale, che si celebra il 26 aprile in ricordo dell’entrata in vigore della Convenzione istitutiva della WIPO – World Intellectual Property Organization (1970).
“Una tutela rigorosa della proprietà intellettuale è fondamentale per gli investimenti che nella farmaceutica significano nuovi trattamenti. Un suo indebolimento rappresenta un danno per i pazienti di oggi e di domani perché riduce la disponibilità di cure”, ha dichiarato Cattani a Il Sole 24 Ore.
Innovazione, Brevetti e Salute: un ecosistema da proteggere
Nel mondo della farmaceutica, la proprietà intellettuale non è solo un diritto: è un motore di sviluppo economico, scientifico e sociale. Le aziende che investono in ricerca lo fanno nella consapevolezza che innovazione e tutela dei risultati sono strettamente legate.
Oggi il settore si confronta con sfide di portata globale:
- Evoluzione demografica e aumento delle malattie croniche
- Tensione geopolitica e fragilità delle catene di fornitura
- Rivoluzione digitale e intelligenza artificiale applicata alla ricerca medica
In questo scenario, la farmaceutica mondiale prevede investimenti in Ricerca & Sviluppo per 2.000 miliardi di dollari tra il 2025 e il 2030, con oltre 24.000 molecole in sviluppo attivo.
L’Europa rallenta, ma l’Italia avanza
Secondo Cattani, l’Europa sta perdendo competitività rispetto a Paesi come Stati Uniti, Cina, Singapore, Emirati Arabi e Arabia Saudita.
“Serve una risposta urgente e un quadro regolatorio più favorevole agli investimenti e all’innovazione”, ha affermato.
Nonostante questo, l’Italia si distingue nel panorama europeo. Ecco alcuni dati che raccontano il nostro ruolo da protagonista:
- +30% di domande di brevetto negli ultimi cinque anni (contro una media UE del +16%)
- 54 miliardi di euro di export farmaceutico nel 2024
- 21 miliardi di euro di surplus commerciale in farmaci e vaccini
- 4 miliardi di investimenti annui in ricerca e produzione
Il comparto delle Scienze della Vita è il primo per il deposito di domande di brevetto in Europa, mentre la farmaceutica italiana è ai vertici tra i settori ad alta tecnologia per saldo commerciale positivo.
Un appello alle istituzioni e alle imprese
Per le aziende del settore farmaceutico e per tutte le realtà coinvolte nella filiera dell’innovazione, è essenziale che i diritti di proprietà intellettuale siano tutelati e valorizzati. Questo non solo favorisce l’attrattività dell’Italia per nuovi investimenti, ma garantisce anche ai cittadini l’accesso a cure sempre più efficaci.
Affidati a un professionista
La consulenza di esperti in proprietà intellettuale è essenziale per guidare il processo di brevettazione e garantire che le innovazioni siano protette nel miglior modo possibile, per un futuro che continui a migliorare la vita delle persone attraverso la scienza e la tecnologia. Con la sua esperienza multi-settoriale, il team di esperti dello Studio Bonini è in grado di valutare e assistere i clienti in tutte le fasi del processo per mettere al riparo gli imprenditori dai rischi connessi alla mancata protezione delle proprie innovazioni sia a livello nazionale che internazionale.