- 10 Aprile 2017
- Design
Vi sarà capitato spesso di entrare in un supermercato per acquistare un oggetto utile per la casa, dalla scatola per mettere in ordine le vostre cose ad un bel vaso per i fiori o ancora per scegliere un trasportino per il vostro gatto o per il vostro cane. Sicuramente la vostra attenzione sarà stata attratta dal design dell’oggetto perché quello che non piace non si compera. Poi avrete senz’altro verificato la comodità d’uso, la praticità. Infine avrete controllato che il prezzo fosse abbastanza allineato rispetto alle proposte alternative .
Questi tre requisiti sono sempre presenti nei prodotti di Stefanplast perché ogni oggetto in plastica che viene immesso nel mercato ha un design rigorosamente italiano, una praticità implementata rispetto ad un oggetto simile della concorrenza e prezzo competitivo.
Questo è sempre stato il credo assoluto di Walter Stefani, presidente di Stefanplast, un’azienda che è stata fondata dal padre Antonio oltre 50 anni fa, nel 1964, quando per comperare il materiale per fare oggetti in plastica bisognava andare a Milano alla Montecatini. In quegli anni eravamo ai primordi dell’ “era della plastica” e Giulio Natta aveva ottenuto il premio Nobel l’anno prima per aver perfezionato, primo al mondo, la tecnologia dei polimeri.
Ma gli Stefani erano stati tra i primi a capire le enormi potenzialità che la plastica avrebbe comportato nella fabbricazione di oggetti prima realizzati in ferro, come ad esempio i cestelli per il trasporto dell’acqua minerale che, essendo in tondino di ferro, erano pesanti e si arrugginivano. Così , dai primi cestelli per acqua, bibite e vino, oggetto dopo oggetto, Stefanplast oggi ha in catalogo oltre 1.000 articoli che riguardano la casa, il giardino e il pet. Il fatturato cresce ogni anno e le esportazioni interessano ormai 70 paesi nel mondo.
Stefanplast non si è mai fermata e continua a produrre novità su novità riuscendo spesso ad anticipare le mosse della concorrenza mondiale, sempre rivestendo i propri prodotti con un design inconfondibile caratteristica del “made in Italy” e con funzioni pratiche aggiuntive che anch’esse sono sicuro motivo di preferenza. Naturalmente i suoi prodotti sono tutti protetti con brevetti o con design registrati dallo Studio Bonini.
E anche per questo tipo di approccio l’azienda è sempre cresciuta negli anni, tanto che ora conta circa duecento addetti. Un’azienda che per le scelte giuste fatte non ha mai vissuto periodi di crisi negli anni meno favorevoli.
E’ proprio vero che se si crede fermamente in certi principi e si tiene sempre la barra diritta, i risultati arrivano e continueranno ad arrivare.
e.bonini@ ipbonini.com
Articolo pubblicato il 9 aprile 2017 su veneziepost.it
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